Ormai ci siamo! Manca meno di una settimana all'inizio dell'estate e questo vuol dire solo una cosa: vacanze! Se come me fai ancora parte della schiera di indecisi, quest'articolo fa al caso tuo. Ti darò 3 consigli su cosa visitare in Salento durante le tue prossime vacanze estive. Leuca, "De finibus Terrae" Stai pensando ad un bell'aperitivo su una terrazza vista mare, spiagge sabbiose dove leggere un bel libro.. anzi no, vuoi finalmente rispolverare la tua bici e andare alla scoperta di luoghi misteriosi e magari cimentarti in una lezione di cucina salentina. Grazie ad Annamaria, imprenditrice vulcanica e Gaia, rider curiosa ed esploratrice, non dovrai più scendere a compromessi. Insieme a loro abbiamo creato delle proposte di cicloturismo alla scoperta del Salento più autentico, senza tralasciare la bellezza del mare e delle spiagge salentine. Il tour su Leuca ci racconta l'identità millenaria di questo territorio attraverso il tracciato delle strade romane e delle antiche vie dei Pellegrini, un susseguirsi di parchi naturali, cappelle bizantine e ville piene di storia. Pedalando tra Mare Adriatico e Ionio, scoprirai una terra unica, dove i boschi e la macchia mediterranea lasciano improvvisamente spazio al respiro del mare, alternando fondali bassi e sabbiosi, a canyon e falesie rocciose. Si tratta di pedalate semplici che lasciano il tempo di lasciarsi coccolare da un bell'aperitivo in stile salentino sotto le note del tenore Tito Schipa o di farsi guidare tra le meravigliose Ville Leucadensi. 2. Gallipoli, la "città bella" Gallipoli è stata crocevia di popoli e merci provenienti da tutta Europa e dal vicino oriente. Il suo centro storico, posto su un isolotto calcareo, è un affascinante dedalo di strette viuzze che nasconde piccole botteghe, antichi frantoi e ricchi palazzi barocchi. Il modo migliore per esplorarli è in sella ad una bici guidati da un accompagnatore locale. Nella nostra
Ormai ci siamo! Manca meno di una settimana all’inizio dell’estate e questo vuol dire solo una cosa: vacanze!
Se come me fai ancora parte della schiera di indecisi, quest’articolo fa al caso tuo.
Ti darò 3 consigli su cosa visitare in Salento durante le tue prossime vacanze estive.
Leuca, “De finibus Terrae”
Stai pensando ad un bell’aperitivo su una terrazza vista mare, spiagge sabbiose dove leggere un bel libro.. anzi no, vuoi finalmente rispolverare la tua bici e andare alla scoperta di luoghi misteriosi e magari cimentarti in una lezione di cucina salentina.Grazie ad Annamaria, imprenditrice vulcanica e Gaia,rider curiosaed esploratrice, non dovrai più scendere a compromessi.Insieme a loro abbiamo creato delle proposte di cicloturismo alla scoperta del Salento più autentico, senza tralasciare la bellezza del mare e delle spiagge salentine.Il tour su Leuca ci racconta l’identità millenaria di questo territorio attraverso il tracciato delle strade romane e delle antiche vie dei Pellegrini, un susseguirsi di parchi naturali, cappelle bizantine e ville piene di storia.Pedalando tra Mare Adriatico e Ionio, scoprirai una terra unica, dove i boschi e la macchia mediterranea lasciano improvvisamente spazio al respiro del mare, alternando fondali bassi e sabbiosi, a canyon e falesie rocciose.Si tratta di pedalate semplici che lasciano il tempo di lasciarsi coccolare da un bell’aperitivo in stile salentino sotto le note del tenore Tito Schipa o di farsi guidare tra le meravigliose Ville Leucadensi.
2. Gallipoli, la “città bella”
Gallipoli è stata crocevia di popoli e merci provenienti da tutta Europa e dal vicino oriente.Il suo centro storico, posto su un isolotto calcareo, è un affascinante dedalo di strette viuzze che nasconde piccole botteghe, antichi frantoi e ricchi palazzi barocchi.Il modo migliore per esplorarli è in sella ad una bici guidati da un accompagnatore locale.Nella nostra proposta non c’è spazio per la noia. Si potrà pedalare ogni giorno verso borghi pittoreschi e oasi naturali dove immergersi nella cultura ed enogastronomia locale.Verso sera, dopo una giornata in bici, al mare o in cammino, perché non approfittare di un ingresso in una SPA esclusiva con vista pazzesca?
Curiosità: in questa zona tra Nardò e Santa Maria al Bagno è possibile ammirare le Ville Eclettiche, un mix di stili moresco, liberty, barocco unico nel suo genere. In queste ville e nelle frazioni marine circostanti furono ospitati nel dopoguerra gli ebrei sopravvissuti alla Shoah in attesa di partire per Israele.
3) Caprarica di Lecce
A soli 15 km a sud di Lecce, immersa nel verde della campagna salentina, esiste un luogo dove sostenibilità fa rima con autenticità e ospitalità.La Masseria Stali è una masseria di famiglia, accogliente e raffinata, recentemente ristrutturata con passione e rispetto dell’architettura rurale.È molto più di una struttura agrituristica. È un’azienda agricola biologica che produce i propri cereali, ortaggi e soprattutto un olio squisito che ci racconta il Salento attraverso il gusto.Da non perdere assolutamente la visita agli uliveti ed al bellissimo frantoio ipogeo della struttura oltre alla degustazione dell’oro verde della Masseria.Nelle serate di cucina tradizionale a “ciceri e tria” e “pasticciotto“, si alternano spettacoli di musica locale e di pizzica salentina.Per portare con sé un pezzetto di Salento non c’è modo migliore che apprendere le basi della gastronomia locale. Abbiamo pensato a delle lezioni di cucina tradizionale adatte anche ai più piccini.Masseria Stali è un perfetto esempio di come ci si possa prendere cura del territorio senza rinunciare al comfort e all’eleganza.L’intera struttura è infatti alimentata da energie rinnovabili: un impianto fotovoltaico e un impianto di riscaldamento con caldaia alimentata a nocciolino, un biocombustibile ricavato dagli scarti della lavorazione delle olive.
Un motivo in più per scegliere il Salento per le tue prossime vacanze estive!
Segui GreenerVibes, il tour in Masseria sarà presto disponibile!
Quest'anno la Giornata Internazionale della Biodiversità è dedicata al tema "Il nostro cibo, la nostra salute e la nostra biodiversità” Per celebrare questa giornata abbiamo fatto due chiacchiere con Arianna che con l'azienda agricola biologica "Quercia Madre" ha avviato da diversi anni un percorso di ripristino e salvaguardia della diversità locale. Ci troviamo a Cantalupo in Sabina, piccolo e grazioso borgo del Rietino, a soli 60 km da Roma. In queste campagne della Sabina Laziale, Quercia Madre ha deciso di destinare un terzo dei suoi terreni alla vegetazione autoctona: boschi con querce, olmi e cespugli di rovi con allori, biancospino e tanti altri arbusti. L'azienda coltiva in modo naturale legumi ed erbe aromatiche oltre a diversi cereali tra cui alcuni "grani antichi" del Reatino. Quercia Madre infatti fa parte della Cooperativa Grani Antichi del Reatino con cui promuove la riscoperta di grani anticamente coltivati in quest'area. Dal 2016 è stato introdotto l'allevamento di api fondamentale sia per l'impollinazione naturale che per favorire la varietà faunistica della zona. Con le api infatti sono aumentati anche i loro predatori naturali, innescando un circolo virtuoso di salvaguardia della biodiversità locale. Arianna, raccontaci qualcosa su Quercia Madre. Perché avete scelto questo nome? L’azienda nasce nel 2010 quando gli eredi del barone di Cantalupo hanno messo in vendita un terreno collinare di 28 ettari adiacente alla mia abitazione dove è presente la quercia più grande di Cantalupo in Sabina. È nata così la voglia di preservare l’ambiente circostante quella grande Quercia attraverso la creazione di un’azienda agricola biologica che rispettasse i ritmi della natura. Com’è nata la tua passione per l’agricoltura biologica e cosa ti ha spinto ad avviare questa attività? Io sono una biologa e la passione per gli animali, gli insetti in particolare, l’ho sempre avuta. Quando ho lasciato Roma per vivere
Quest’anno la Giornata Internazionale della Biodiversità è dedicata al tema “Il nostro cibo, la nostra salute e la nostra biodiversità”
Per celebrare questa giornata abbiamo fatto due chiacchiere con Arianna che con l’azienda agricola biologica “Quercia Madre” ha avviato da diversi anni un percorso di ripristino e salvaguardia della diversità locale.
Ci troviamo a Cantalupo in Sabina, piccolo e grazioso borgo del Rietino, a soli 60 km da Roma.
In queste campagne della Sabina Laziale, Quercia Madre ha deciso di destinare un terzo dei suoi terreni alla vegetazione autoctona: boschi con querce, olmi e cespugli di rovi con allori, biancospino e tanti altri arbusti.
L’azienda coltiva in modo naturale legumi ed erbe aromatiche oltre a diversi cereali tra cui alcuni “grani antichi” del Reatino.
Quercia Madre infatti fa parte della Cooperativa Grani Antichi del Reatino con cui promuove la riscoperta di grani anticamente coltivati in quest’area.
Dal 2016 è stato introdotto l’allevamento di api fondamentale sia per l’impollinazione naturale che per favorire la varietà faunistica della zona.
Con le api infatti sono aumentati anche i loro predatori naturali, innescando un circolo virtuoso di salvaguardia della biodiversità locale.
Arianna, raccontaci qualcosa su Quercia Madre. Perché avete scelto questo nome?
L’azienda nasce nel 2010 quando gli eredi del barone di Cantalupo hanno messo in vendita un terreno collinare di 28 ettari adiacente alla mia abitazione dove è presente la quercia più grande di Cantalupo in Sabina.
È nata così la voglia di preservare l’ambiente circostante quella grande Quercia attraverso la creazione di un’azienda agricola biologica che rispettasse i ritmi della natura.
Com’è nata la tua passione per l’agricoltura biologica e cosa ti ha spinto ad avviare questa attività?
Io sono una biologa e la passione per gli animali, gli insetti in particolare, l’ho sempre avuta.
Quando ho lasciato Roma per vivere in campagna, con gli anni ho maturato l’idea che l’unica cosa che potrà salvare il mondo sono le piccole produzioni locali che consentano all’ambiente di stare in equilibrio con il mondo agricolo.
Ci puoi parlare dei Grani antichi del Reatino?
La Cooperativa dei Grani Antichi del Reatino è una bella realtà nata qualche anno fa.
Un gruppo di giovani agricoltori, tutti in regime di coltivazione biologico, ha iniziato a coltivare grani antichi, in prevalenza il Rieti.
Questi grani sono a basso contenuto di glutine e quindi sono più digeribili dal nostro organismo.
Alla Cooperativa di produttori si affianca una Filiera di trasformatori (panificatori, pizzerie, ristoranti) che stanno iniziando a scoprire come la qualità della materia prima sia fondamentale per fornire ai loro clienti un prodotto più salubre.
Quali sono le difficoltà maggiori a cui va incontro una realtà come la vostra?
La concorrenza dei prezzi sicuramente è un fattore discriminante.
Abbiamo piccole superfici di coltivazioni e quantitativi di grani non paragonabili a quelli delle grandi estensioni di pianura. Sosteniamo quindi un costo maggiore per le lavorazioni e preparazioni dei prodotti.
Anche le strutture per le successive lavorazioni (molitura della farina) che non sono presenti in loco vanno ad incidere nel costo finale del prodotto.
Su GreenerVibes è possibile prenotare un laboratorio di autoproduzione saponi o crema naturale. Puoi spiegare in cosa consiste e perché lo consigli?
L’idea di proporre un laboratorio di autoproduzione di cosmesi naturale (saponi e creme) nasce dall’esperienza personale.
Mi sono resa conto che molto spesso abbiamo tutte le materie prime per evitare l’acquisto di prodotti di sintesi chimica altamente inquinanti, anche per la presenza di contenitori di plastica non smaltibili.
E allora basta avere un po’ di olio di oliva, autoprodotto o acquistato, per fare dell’ottimo sapone per tutta la famiglia.
Lo consiglio perché è una pratica divertente, semplice e da fare anche con bambini e che consentirebbe un notevole risparmio di prodotti altamente inquinanti.
Che aggettivi utilizzeresti per descrivere Cantalupo in Sabina?
Accogliente, con una lunga storia molto interessante
Comodo per la vicinanza con treno e autostrada
Verdeggiante
Silenzioso
Ci consigli 5 cose da non perdere a Cantalupo e in Sabina?
visita allo splendido Parco Naturale Vincenzo Camuccini di Cantalupo, dove nei secoli sono stati piantati oltre 100 alberi provenienti da tutto il mondo.
una camminata nei borghi pedonali come Casperia, Roccantica, o Montasola dove poter girovagare per vicoli nella pace più totale.
una passeggiata verso gli eremi di San Michele e San Leonardo sul Monte Tancia. Queste esperienze ci fanno capire come questi ambienti erano abitati anche secoli fa da persone che cercavano il contatto con l’infinito.
un’escursione lungo il Fiume Tevere all’interno del Parco Naturale Regionale di Nazzano Tevere Farfa. C’è una splendida strada che può essere percorsa facilmente a piedi e in bicicletta ed è adatta sia per adulti che per bambini.
da non perdere assolutamente il piatto tipico della zona: gli “stringozzi”. Si tratta di una pasta fatta con acqua e farina da condire con un sugo semplice di pomodoro, olio e olive.
Potete andare a conoscere Arianna e scoprire il magnifico territorio della Sabina con i nostri tour:
Ci lasciamo con qualche consiglio su come ciascuno di noi può preservare e salvaguardare la biodiversità. Bastano piccole abitudini e piccoli gesti:
acquistare cibi locali stagionali
promuovere la biodiversità locale per cibo e nutrizione
ridurre gli sprechi di cibo
minimizzare gli imballaggi e evitare monouso
ridurre il consumo di carne
Avete altri consigli da suggerire o conoscete realtà impegnate come la Quercia Madre?
Condividete le vostre esperienze nei commenti o sui social @greenervibes.tour
Ci leggiamo presto,
Angela
L'Alta Tuscia è un territorio affascinante incastonato tra Lazio, Umbria e Toscana. Oggi ci soffermeremo sulla parte della Tuscia nella provincia di Viterbo, un susseguirsi di paesaggi variegati, montagne, calanchi, boschi incantati e laghi vulcanici che si alternano a borghi senza tempo e preziose zone archeologiche. Se state pianificando la vostra vacanza e volete scoprire cosa visitare in Tuscia ecco qualche consiglio che accontenterà sia chi arriva in questa splendida zona per la prima volta, ma anche visitatori affezionati in cerca di qualcosa di inedito. Le 5 attività da non perdere in Tuscia: Escursione notturna da San Lorenzo a Bolsena Visita al Bosco Monumentale del Sasseto Visita guidata di Montefiascone e degustazione di prodotti di bufala locale Trekking da Bagnoregio nella Valle dei Calanchi Laboratorio di cucina circolare: un percorso di gusto tra tradizione e innovazione 1) Escursione notturna da San Lorenzo a Bolsena Chi di voi ha già visitato la splendida città di Bolsena sicuramente ricorderà il suo lago di origine vulcanica (il più grande d'Europa) o il suo centro medioevale perfettamente conservato. Un dedalo vivace di viottoli, botteghe artigiane e ristorantini su cui svetta l'imponente Rocca Monaldeschi. Vale la pena farsi guidare da una guida locale attraverso il Rione Castello fino alla meravigliosa Basilica di Santa Cristina, da secoli tappa dei pellegrini che percorrevano e percorrono tutt'oggi la Via Francigena sino a Roma e ricordata per il Miracolo Eucaristico. Se volete provare un modo insolito per scoprire il Lago di Bolsena, vi suggeriamo un'escursione in notturna, adatta ai più avventurosi anche quelli più piccini! Quest'escursione infatti è adatta dai 10 anni in su. Si parte da Bolsena dove armati di zaino, acqua, torcia frontale e bastoncini, prenderete un autobus di linea insieme alla guida locale per raggiungere il punto di partenza dell’escursione, il borgo di San Lorenzo Nuovo.
L’Alta Tuscia è un territorio affascinante incastonato tra Lazio, Umbria e Toscana.
Oggi ci soffermeremo sulla parte della Tuscia nella provincia di Viterbo, un susseguirsi di paesaggi variegati, montagne, calanchi, boschi incantati e laghi vulcanici che si alternano a borghi senza tempo e preziose zone archeologiche.
Se state pianificando la vostra vacanza e volete scoprire cosa visitare in Tuscia ecco qualche consiglio che accontenterà sia chi arriva in questa splendida zona per la prima volta, ma anche visitatori affezionati in cerca di qualcosa di inedito.
Le 5 attività da non perdere in Tuscia:
Escursione notturna da San Lorenzo a Bolsena
Visita al Bosco Monumentale del Sasseto
Visita guidata di Montefiascone e degustazione di prodotti di bufala locale
Trekking da Bagnoregio nella Valle dei Calanchi
Laboratorio di cucina circolare: un percorso di gusto tra tradizione e innovazione
1) Escursione notturna da San Lorenzo a Bolsena
Chi di voi ha già visitato la splendida città di Bolsena sicuramente ricorderà il suo lago di origine vulcanica (il più grande d’Europa) o il suo centro medioevale perfettamente conservato.
Un dedalo vivace di viottoli, botteghe artigiane e ristorantini su cui svetta l’imponente Rocca Monaldeschi.
Vale la pena farsi guidare da una guida locale attraverso il Rione Castello fino alla meravigliosa Basilica di Santa Cristina, da secoli tappa dei pellegrini che percorrevano e percorrono tutt’oggi la Via Francigena sino a Roma e ricordata per il Miracolo Eucaristico.
Se volete provare un modo insolito per scoprire il Lago di Bolsena, vi suggeriamo un’escursione in notturna, adatta ai più avventurosi anche quelli più piccini! Quest’escursione infatti è adatta dai 10 anni in su.
Si parte da Bolsena dove armati di zaino, acqua, torcia frontale e bastoncini, prenderete un autobus di linea insieme alla guida locale per raggiungere il punto di partenza dell’escursione, il borgo di San Lorenzo Nuovo.
Da qui si percorre un percorso di circa 15 km su strade bianche e sentieri silenziosi. Un percorso unico e rilassante dove godere di panorami mozzafiato e riconnettersi con la natura circostante.
2) Visita al Bosco Monumentale del Sasseto
A soli 20km da Bolsena, nel territorio di Acquapendente sorge il Bosco Monumentale del Sasseto un gioiello di diversità forestaleunico nel suo genere.
Tra i massi di origine vulcanica sono cresciuti alberi centenari, manti di muschi e un sottobosco ricchissimo che incanta i visitatori con la sua atmosfera magica data dalle forme contorte degli alberi, le sue fioriture primaverili o il foliage autunnale.
A rendere ancora più magica l’atmosfera, il bellissimo Mausoleo del Marchese Cahen, in stile neogotico che si apre inaspettatamente tra i sentieri del Bosco.
Merita una visita anche il Castello di Torre Alfina, dimora storica tra le più prestigiose d’Italia che domina l’omonimo borgo e il Bosco del Sasseto.
3) Visita guidata di Montefiascone e degustazione di prodotti di bufala locale
Montefiascone con i suoi 600 metri di altezza è considerata il più bel belvedere sul Lago di Bolsena.
Vanta una storia antichissima che si intreccia con quella dei numerosi pontefici che nel corso dei secoli hanno trovato rifugio nella sua Rocca, non a caso detta Rocca dei Papi.
Se il centro storico che ospita oltre alla Rocca, la Chiesa di San Flaviano e la Cattedrale di Santa Margherita merita senz’altro una visita, è sulla vivacità enogastronomica che vale la pena soffermarsi.
Non si può lasciare Montefiascone senza aver provato un calice del famosissimo vino bianco DOC EST! EST!! EST!!! eccellenza che rende omaggio al territorio tufaceo di questa cittadina.
Altra eccellenza locale sono i prodotti e le mozzarelle del caseificio di Bufale poco fuori il centro di Montefiascone. Gestito da Luisa e la sua famiglia, questo caseificio è un esempio di come il benessere animale sia la priorità per garantire prodotti di altissima qualità.
È possibile visitare l’allevamento in compagnia di Luisa ed assistere alla lavorazione della mozzarella e dei formaggi nel laboratorio poco distante. Da pochi anni è anche possibile organizzare degustazioni o pranzi, veri e propri percorsi di gusto dove il protagonista, dall’antipasto al dolce, è il latte di bufala.
4) Trekking da Bagnoregio nella Valle dei Calanchi (semplice e impegnativo)
Civita di Bagnoregio, la “Città che Muore” è senza dubbio il comune più conosciuto della Tuscia.
Milioni di visitatori arrivano ogni anno per visitare questo borgo che sembra uscito da un libro di fiabe.
Posizionata su uno sperone tufaceo che sfida il tempo e l’erosione, Civita domina la meravigliosa Valle dei Calanchi, un paesaggio unico, modellato nei secoli dal vento e dalla pioggia.
Se volete scoprire il territorio di Bagnoregio in modo insolito e inaspettato vi suggeriamo di aggiungere alla visita del Borgo delle escursioni tra i Calanchi.
Disponibili per vari livelli di difficoltà, si passa da escursioni semplici e brevi a percorsi di trekking impegnativi che vi condurranno nella splendida e selvaggia Valle dei Calanchi permettendovi di scoprire “l’anello” tra Lubriano, e Bagnoregio.
La Valle dei Calanchi è una delle aree più affascinanti e selvagge d’Italia, modellata dal vento e dalle piogge degli ultimi 2 milioni di anni! Si, avete capito bene, due milioni di anni!
5) Laboratori di cucina circolare: tra tradizione e innovazione
Apprendere i segreti della cucina tradizionale è il modo migliore per diventare cittadini temporanei di un territorio e contribuire alla salvaguardia delle sue tradizioni enogastronomiche.
Cos’è la cucina circolare se non un ritorno alle origini, la riscoperta di tradizioni e valori antichi, di rispetto della ciclicità delle stagioni e dei prodotti che il territorio ci offre.
I laboratori di cucina circolare della Tuscia partono proprio dalla conoscenza della materia prima, dall’individuazione dei migliori prodotti km0 fino alla condivisione di ricette antiche.
Il corretto utilizzo e valorizzazione delle materie prime permette da un lato di ridurre in maniera notevole gli sprechi e dall’altro di diffondere la tradizione culinaria e popolare della Tuscia.
In compagnia di una chef locale si possono imparare le tecniche di panificazione antica, i segreti dell’acquacotta o della cottura del coregone (pesce del lago) fino ai dolci della tradizione, come i ravioli dolci con ripieno di ricotta e cannella.
Troverai queste e molte altre attività nel nostro tour Tuscia Inedita!
È giunto finalmente il momento di programmare le vacanze estive, scopri dove e come rigenerarti in maniera sostenibile. Sardegna: Dorgali e Cala Gonone Lazio: La Tuscia intorno al Lago di Bolsena Lazio: In Sabina, natura e autenticità ad un’ora da Roma. Emilia Romagna: Il Montefeltro e La Valmarecchia a 30 min da Rimini Puglia: Il Salento che non ti aspetti. 1) Sardegna: Dorgali e Cala Gonone La scorsa settimana abbiamo parlato del territorio di Dorgali e Cala Gonone nel Golfo di Orosei in Sardegna, una meta affascinante, un territorio unico dove Madre Natura è stata particolarmente generosa e che regala esperienze autentiche da vivere in tutte le stagioni. Il Golfo di Orosei presenta uno dei tratti costieri più belli dell’intera isola: un Supramonte ricco di macchia mediterranea, falesie e pareti calcaree che improvvisamente lascia spazio al mare cristallino e alle spiagge caraibiche. È la destinazione perfetta se si vuole coniugare la vacanza al mare con la scoperta dell’essenza più autentica della Sardegna e delle sue tradizioni. Potrete assistere a dimostrazioni di lavorazione della filigrana, visite guidate al Parco Etnografico e naturalistico più completo dell’Isola (e perfino soggiornarci!) , lezioni di cucina locale, degustazioni di buon cannonau e percorsi di trekking e in bicicletta. Dorgali e Cala Gonone hanno anche ottenuto l’ambito riconoscimento di Bandiera Lilla, progetto nato nel 2012 con l’obiettivo di favorire il turismo da parte di persone con disabilità. Un riconoscimento che premia lo sforzo dell'amministrazione locale, delle imprese private e delle associazioni che hanno lavorato duramente per rendere accessibile la destinazione e predisporre un’offerta di esperienze adeguate ed accessibili. Parleremo del progetto Bandiera Lilla e dei tour dedicati nei prossimi articoli, ma ecco dove potete trovare tutte le informazioni su Dorgali e la sua accessibilità. 2) L’Alta Tuscia, un territorio affascinante incastonato tra Lazio, Umbria e Toscana
È giunto finalmente il momento di programmare le vacanze estive, scopri dove e come rigenerarti in maniera sostenibile.
Sardegna: Dorgali e Cala Gonone
Lazio: La Tuscia intorno al Lago di Bolsena
Lazio: In Sabina, natura e autenticità ad un’ora da Roma.
Emilia Romagna: Il Montefeltro e La Valmarecchia a 30 min da Rimini
Puglia: Il Salento che non ti aspetti.
1) Sardegna: Dorgali e Cala Gonone
La scorsa settimana abbiamo parlato del territorio di Dorgali e Cala Gonone nel Golfo di Orosei in Sardegna, una meta affascinante, un territorio unico dove Madre Natura è stata particolarmente generosa e che regala esperienze autentiche da vivere in tutte le stagioni.Il Golfo di Orosei presenta uno dei tratti costieri più belli dell’intera isola: un Supramonte ricco di macchia mediterranea, falesie e pareti calcaree che improvvisamente lascia spazio al mare cristallino e alle spiagge caraibiche.È la destinazione perfetta se si vuole coniugare la vacanza al mare con la scoperta dell’essenza più autentica della Sardegna e delle sue tradizioni.Potrete assistere a dimostrazioni di lavorazione della filigrana, visite guidate al Parco Etnografico e naturalistico più completo dell’Isola (e perfino soggiornarci!) , lezioni di cucina locale, degustazioni di buon cannonau e percorsi di trekking e in bicicletta.
Dorgali e Cala Gonone hanno anche ottenuto l’ambito riconoscimento di Bandiera Lilla, progetto nato nel 2012 con l’obiettivo di favorire il turismo da parte di persone con disabilità.
Un riconoscimento che premia lo sforzo dell’amministrazione locale, delle imprese private e delle associazioni che hanno lavorato duramente per rendere accessibile la destinazione e predisporre un’offerta di esperienze adeguate ed accessibili. Parleremo del progetto Bandiera Lilla e dei tour dedicati nei prossimi articoli, ma ecco dove potete trovare tutte le informazioni su Dorgali e la sua accessibilità.
2) L’Alta Tuscia, un territorio affascinante incastonato tra Lazio, Umbria e Toscana
La “Città che muore”, Civita di Bagnoregio è la gemma più conosciuta dell’Alta Tuscia, è difficile non rimanere affascinati da questo borgo arroccato in uno sperone di argilla e tufo, accessibile solo da un unico ponte pedonale.
Civita, borgo resiliente…
Nonostante Madre Natura sia stata severa in più occasioni colpendolo con frane e terremoti, il borgo ha attraversato oltre 2500 anni di storia dagli Etruschi fino al Rinascimento.Oggi si mostra in tutta la sua straordinaria bellezza fatta di viuzze con le tipiche case basse e scalette dell’età medioevale, di Palazzi Rinascimentali, Chiese Romaniche e di panorami mozzafiato!Per ammirare Civita da un’altra angolazione è possibile fare un percorso di trekking (più livelli di difficoltà) nella Valle dei Calanchi.Si tratta di una delle aree più affascinanti e selvagge d’Italia, modellata dal vento e dalle piogge degli ultimi 2 milioni di anni! Si, avete capito bene, due milioni di anni!
Il Bosco del Sasseto, gemma insolita della Tuscia
Si tratta di un Monumento Naturale, un’area protetta dall’alto valore naturalistico che sorge nella bocca di un antico vulcano.Un’oasi naturale dove tra natura e geologia vivono in simbiosi, caratterizzata dalla presenza di alberi monumentali coperti di muschio ed edera, grandi tronchi, un fitto sottobosco di fiori spontanei. Il Bosco ospita il maestoso Castello di Torre Alfina, una dimora storica che con i suoi affreschi, le torri e i giardini all’italiana ti faranno sentire un vero Re!I più avventurosi possono cimentarsi in escursioni in notturna e percorsi lungo la via Francigena. Una delle nostre preferite è la breve escursione al Colombario, raggiungibile tramite una breve discesa tra lecci secolari. Si tratta di un antico allevamento di colombi, scavato nella roccia a picco sul lago da cui godrete di una vista incomparabile del lago di Bolsena.
Non dimentichiamo che anche il gusto vuole la sua parte!
A Montefiascone troviamo un piccolo allevamento di bufale dove sostenibilità e il benessere animale sono la priorità. Il caseificio annesso produce gustose mozzarelle e formaggi da provare in loco o da portare con sè.
A un’ora da Roma, un angolo del Lazio tutto da scoprire.
Lasciandosi Roma alle spalle, ci si rende subito conto di entrare in un territorio che ha mantenuto la sua identità e le sue tradizioni. Davanti a noi distese di ulivi e un susseguirsi di piccoli comuni e borghi. Merita subito una visita l’Abbazia di Farfa e il suo Monastero, veri e propri gioielli di architettura dove regna un’atmosfera tra il mistico e il leggendario.Nell’antico borgo che circonda l’Abbazia si trovano ancora oggi laboratori artigiani, dal restauratore di mobili antichi alla bottega dell’orefice.Menzione speciale merita il laboratorio tessile Tessil Art fondato nel 1937, le cui creazioni si trovano sia al Quirinale che in Vaticano. Oggi la tradizione è portata avanti dagli eredi di Gustavo Scipioni che ha incantato generazioni e turisti di passaggio con la sua esperienza artigianale.
C’è fermento in Sabina!
Da Poggio Mirteto a Torri in Sabina, tra microbirrifici e laboratori di ceramica, esperienze originali per tutti i gusti.Nelle campagne di Poggio Mirteto, con una splendida vista sul borgo e le colline circostanti, troviamo l’azienda agricola gestita da Mario e Beatrice, appassionati apicoltori. Qui si possono organizzare corsi di degustazione del miele e visite all’apiario. Sapevi che non tutti i mieli sono prodotti dal nettare dei fiori? No? Un motivo in più per andare a trovarli.Sempre a Poggio è d’obbligo uno stop al microbirrificio, fresco e giovane come i ragazzi che lo hanno fondato e fatto crescere tra mille sperimentazioni e cura dei dettagli. Spostandosi a Cantalupo in Sabina, dopo una visita al borgo è possibile andare a trovare Arianna che fuggita dal caos di Roma, ha avviato un’azienda biologica che ha contribuito al ripopolamento di alberi autoctoni e che organizza laboratori di autoproduzione di creme e saponi naturali.
E poi c’è Casperia, borgo storico del Lazio e bandiera arancione
Si viaggia indietro nel tempo a Casperia, il centro antico è infatti vietato alle macchine.Il visitatore si può perdere tra i viottoli in pietra, in una serie di concentrici giri, a mano a mano si inerpicano e vanno a restringersi culminando nella meravigliosa Piazza dedicata a San Giovanni Battista. A completare la passeggiata un bell’aperitivo o pranzo con vista sulla Valle del Tevere.Non si può lasciare la Sabina senza aver degustato l’oro verde di questo territorio: l’olio biologico DOP da Luigi ed Eleonora a Torri in Sabina.È difficile soprattutto non rimanere affascinati dalla vulcanica Eleonora. Donna, madre, insegnante di matematica, agricoltrice e ceramista per passione.Dopo una giornata a scuola o a curare gli ulivi insieme al marito, Eleonora ama organizzare corsi ed esperienze per imparare la tecnica del colombino, del raku e del paper clay.La sua peculiarità è la costruzione di orologi solari, dove riesce a combinare le due passioni più grandi: ceramica e matematica.Le sue meridiane sono sparse per tutta la Sabina ed è tra i pochi in Italia ad organizzare dei corsi di due giorni per la costruzione di orologi solari.
4) Il Montefeltro e la Valmarecchia, a 30 minuti da Rimini
“Montefeltro se stesso come un’isola, aperto come un mare, accogliente come un ponte” cit. Fabrizio Battistelli
Possiamo infatti immaginare il Montefeltro e la Valmarecchia come un ponte tra l’Emilia Romagna e le Marche.Due aree molto vaste, con borghi e cittadine che ricadono nella provincia di Rimini e di Pesaro, divise da un punto di vista istituzionale, ma con un senso di appartenenza e un’identità ben definita.Il nostro sguardo si posa su una piccola parte di questo territorio ricco di storia, di tradizioni enogastronomiche ed artigiane: da San Leo e Novafeltria vi riportiamo piccole grandi storie di rinascita e di amore per il territorio.San Leo è uno dei borghi più belli d’Italia, frequentato fin dai tempi di Dante Alighieri e San Francesco.A dominare il Borgo la sua imponente rocca, passata alla storia non solo per le sue doti difensive, ma anche per la prigionia del Conte di Cagliostro.Oggi riviviamo la storia attraverso i palazzi nobiliari, la torre civica, la pieve di San Maria Assunta, il duomo di San Leone.Qui a San Leo, la tenacia di una giovane coppia, Francesca e Marco, ha permesso la nascita di un modello di ospitalità diffusa. Palazzi storici del 1600 resi fruibili ed accessibili grazie ad un recupero attento e rispettoso.Sempre nel territorio di San Leo, un’altra coppia formidabile ha avviato un allevamento sostenibile di capre cashmere.Luigi e Silvia hanno deciso di condividere la loro esperienza e farvi conoscere il loro territorio e il duro lavoro dietro la filiera del cashmere. È possibile trascorrere una giornata in loro compagnia, portare il gregge al pascolo con gli immancabili cani da guardiania e scoprire le eccellenze del territorio con un light lunch a base di prodotti locali.
Da San Leo ci spostiamo a Novafeltria, dove le sorelle Lidia e Laura si distinguono per estro e creatività.
Lidia è un’artigiana a 360°, appassionata creatrice di originali manufatti in ceramica “i Cavalieri della Pace”, si occupa di restauro del mobile laccato e dipinto, di decorazione del mobile e di pareti a trompe-d’oeil.Insieme all’associazione “Tana Libera tutti” che da oltre 20 anni svolge attività a sostegno di persone affette da disabilità, organizza corsi di ceramica per tutti i livelli.Laura ha fatto del recupero dei tessuti di canapa antica naturale il suo cavallo di battaglia. Seleziona e recupera torselli di canapa del 1800/1900, e crea manufatti unici, borse, tovaglie, runner. Pezzi unici interamente lavorati a mano e decorati con le stampe tradizionali romagnole.Sul fronte del turismo attivo l’offerta nel territorio si è arricchita grazie a un gruppo di ragazzi con la passione del ciclismo. Forride organizza sul territorio percorsi in bicicletta adatti a tutti!Tutti i percorsi hanno un punto in comune: farvi scoprire gli angoli più nascosti di questo bellissimo territorio.
A Santa Maria di Leuca percorsi in bicicletta per apprezzare la salentinità più autentica.
Prendi Annamaria, imprenditrice vulcanica del Salento e Gaia,rider curiosa ed esploratrice.Mettile insieme ed ecco nascere delle proposte di cicloturismo alla scoperta del Salento più autentico, senza tralasciare la bellezza del mare e delle spiagge salentine.Soggiornare a Leuca è di per sé un’esperienza. È una destinazione adatta sia per soggiorni di relax che per coloro che cercano esperienze a contatto con la comunità locale: lezioni di cucina accompagnate da canti tipici della tradizione salentina, passeggiate narrate, aperitivi su terrazze con vista sul mare, escursioni in kayak.
Scoprire il Salento in bici
Fare escursioni in bici nel Salento è un ottimo modo per vivere la bellezza delle mezze stagioni da primavera fino ad autunno inoltrato.
Un’escursione al Canyon del Ciolo è quello che occorre per scoprire la costa Adriatica.Il Canyon custodisce sentieri nascosti, alte falesie rocciose, piante e fiori unici che è possibile ammirare attraverso percorsi naturalistici attrezzati. Il fronte occidentale verso lo Ionio tra Pescoluse e Torre Vado è invece basso e sabbioso, ideale per lunghe passeggiate al mare. Sempre in sella alla bicicletta è possibile ripercorrere l’antica via dei Pellegrini che giungevano al Santuario di Leuca passando attraverso luoghi sacri come il complesso di Leuca Piccola a Barbarano, il monumento funebre Centopietre a Patù, il borgo medievale di Giuliano e l’ultimo esempio esistente di torre saracena nell’entroterra, la Torre di Salignano.
Ciao! Siamo Angela e Federico e siamo felicissimi di darti il benvenuto su GreenerVibes. GreenerVibes è il nostro progetto di vita. Un progetto positivo ed impegnato che vuole rimettere le comunità locali in primo piano, riscoprendo un modo lento e sostenibile di vivere il territorio. All’interno della piattaforma troverete delle proposte di viaggio originali, fuori dai circuiti di massa e totalmente personalizzabili. Sarete voi a scegliere il ritmo della vostra vacanza e il tipo di attività che più vi piace sia che viaggiate da soli che in compagnia della famiglia o di amici. GreenerVibes è un progetto condiviso con le comunità. I veri protagonisti dei nostri tour sono infatti gli artigiani, i produttori, le guide e le strutture ricettive che non vedono l’ora di accogliervi e raccontarsi. Cosa li accomuna? L’amore per la propria terra, la voglia di salvaguardare saperi e tradizioni e il desiderio di fare rete, il tutto tradotto in azioni sostenibili e concrete di recupero e coesione sociale. Storie comuni in angoli diversi d’Italia: chi ha lasciato la città per riconciliarsi con la natura e salvaguardare la biodiversità, chi ha recuperato il patrimonio architettonico e ne ha fatto un albergo diffuso, chi ogni giorno rende omaggio al territorio attraverso la propria arte. Sono tutte storie di accoglienza semplice e genuina che GreenerVibes è felice di promuovere e portare da voi. Nella sezione e.xperience vi proponiamo infatti una serie di contenuti video esclusivi, da vere e proprie masterclass con artigiani locali, a visite virtuali a laboratori e realtà produttive. Potrete contribuire alla salvaguardia e alla crescita di queste realtà anche attraverso la sezione e-commerce, dove troverete una selezione di prodotti enogastronomici e artigiani che riporteranno alla mente il dolce ricordo della vacanza appena trascorsa o vi faranno pianificare la prossima! Noi di GreenerVibes crediamo di avere una grande responsabilità
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