Guida per essere un turista responsabile
guida per essere un turista responsabile

Tra gli impegni che GreenerVibes ha intrapreso come tour operator vi è quello di rendere più consapevole il viaggiatore verso le destinazioni che visita, per essere più responsabile e più rispettoso del luogo e delle comunità locali che lo ospitano.

Ogni nostro itinerario è stato idealizzato per rafforzare il legame tra visitatore e comunità, e per questo, abbiamo ideato una piccola “guida” su come essere oggi un turista responsabile.

Si tratta di piccole azioni, che se condivise da molti, potrebbero davvero fare la differenza e aiutare sia le piccole comunità, sia le destinazioni e le aziende che vivono il territorio.

Per prima cosa, bisognerebbe differenziare le azioni in quelle da intraprendere prima, durante e dopo il viaggio.

1. Prima di partire: informiamoci sulla destinazione che si andrà a visitare.

Conoscere gli usi, i costumi, la religione e le tradizioni che caratterizzano quella località e che non troverete in nessun’altra parte nel mondo.

È un suggerimento molto utile se si vuole imparare a conoscere di più sui luoghi che si visitano e al contempo essere rispettosi nei confronti delle popolazioni che la abitano.

Queste informazioni potrebbero tornare molto vantaggiose in fase di prenotazione durante il viaggio perché potrebbero essere anche uno spunto per qualche esperienza da vivere durante il proprio soggiorno.

Un esempio? In uno dei nostri tour in Sardegna esiste la possibilità di partecipare alla Vestizione del costume tradizionale dorgalese: una tradizione tramandata da generazioni e che un tempo era un vero e proprio simbolo di appartenenza e comunicazione sociale.

Un’idea per il viaggiatore potrebbe essere quindi quella di partecipare alla vestizione e perché no? Visitare anche una bottega orafa che produce i gioielli che decorano il costume e che un tempo definivano lo stato anagrafico, l’età e il ruolo all’interno della comunità.

2. In fase di prenotazione, scegliete operatori, strutture ricettive,  ristoranti,  guide turistiche,  compagnie aeree, aziende che ben dimostrano il loro coinvolgimento verso il turismo sostenibile.

Non basta infatti solo dire di “essere sostenibili”, ma anche dimostrarlo… come?

Prediligete le strutture ricettive a gestione locale che nelle loro azioni verso la sostenibilità cercano di impattare sull’ambiente il meno possibile (attraverso azioni come Bioedilizia, Isolamento termico / acustico, Energia da fonti rinnovabili, Risparmio e raccolta dell’acqua, Prodotti per la pulizia ecologici, Raccolta differenziata oltre l’80%, Riduttori flusso d’acqua, Cambio asciugamani su richiesta, Eliminazione usa e getta, Spegnimento automatico condizionatori, Tessera magnetica, Colonnina ricarica auto elettrica ecc.) e che si dimostrano attive nella preservazione della cultura locale (esempio Set di cortesia del territorio, Alimenti bio / km0, recupero del patrimonio edilizio locale).

Scegliete i vostri intermediari di viaggi (tour operator o agenzie di viaggio) che meglio dimostrano di privilegiare itinerari sostenibili da un punto di vista sia ambientale, ma anche sociale.

Attenzione però al greenwashing!

Se una struttura ricettiva, un’agenzia di viaggio o un tour operator non può “dimostrare” concretamente le proprie azioni verso un turismo più responsabile, probabilmente qualcosa non va.

Cercate, dove possibile, le certificazioni che includano una valutazione di sostenibilità di terze parti come ad esempio in Italia l’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR) che associa insieme tra loro realtà eterogenee come organizzatori di viaggio, organizzazioni ambientaliste, ONG, associazioni culturali, cooperative, operatori dell’accoglienza, imprese di servizi impegnati a sostenere il turismo responsabile.

Un nuovo strumento utile per i viaggiatori alla ricerca di luoghi genuini e unici, è il marchio turistico identitario Quality Made, che identifica aziende accomunate da una costante attenzione a valori culturali, sociali e ambientali e che opera in cinque regioni di cooperazione (Toscana, Sardegna, Liguria, Dipartimento del VAR e Corsica).

Non vi soffermate però solo sulle certificazioni.

Molte piccole realtà potrebbero non avere le risorse adeguate e in molti casi per ottenere le certificazioni si richiedono tempistiche lunghe, tuttavia queste realtà sono molto spesso le soluzioni più sostenibili.

È importante quindi ricordare i principi alla base del turismo sostenibile, ricordando che il viaggio sostenibile è semplicemente un viaggio che ha un impatto positivo sull’ambiente, sulla comunità locale e sull’economia.

E se potete, scegliete di viaggiare in treno! O con soluzioni più sostenibili come il noleggio di auto elettriche.

Nel caso il viaggio in aereo fosse necessario, molte compagnie aeree hanno implementato nelle loro piattaforme la possibilità di sapere in anticipo quale volo consumerà meno emissioni di CO2. Una piccola scelta che potrebbe fare la differenza.

3. Portate in valigia solo l’essenziale.

Acquistate souvenir, prodotti artigianali e non, nei mercati e/o nelle piccole aziende locali. Questi piccoli acquisti aiuteranno a favorire l’economia locale.

4. Durante il viaggio: rispettate la natura, le persone e la loro cultura.

Un buon turista responsabile predilige l’interazione con le comunità locali.

Una volta informati sulla cultura di una località, entrate in sintonia con la stessa, senza imporre le vostre abitudini o stili di vita.

Scegliete un abbigliamento adeguato (soprattutto nei luoghi di culto).

Non ostentate ricchezza che possa contrastare, in alcuni casi, con il tenore di vita locale.

Tenete una mentalità aperta e scegliete luoghi caratteristici dove provare la cucina locale.

5. Preservate l’equilibrio dei luoghi che visiterete.

Riducete al minimo l’utilizzo di plastica, risparmiate acqua ed energia, rispettate le regole nei luoghi che visiterete, fate la raccolta differenziata. Prediligete la mobilità sostenibile e spostatevi a piedi o in bicicletta. Principi che valgono a casa vostra e quindi in ogni altra parte del mondo in cui vi troviate.

6. Tornati a casa: sostenete e condividete la vostra esperienza.

Comunicate la vostra esperienza di viaggio alle persone incontrate. Esprimete le vostre opinioni, idee, dubbi, situazioni vissute positivamente e non alle persone che hanno contribuito a far parte del viaggio. Un feedback potrebbe aiutarli a migliorarsi e allo stesso tempo “valorizzare” gli aspetti positivi riscontrati.

Sostenete le iniziative locali donando alle associazioni di sviluppo e non solo, acquistate i prodotti del commercio equo e solidale. Alcuni operatori turistici, come GreenerVibes, danno la possibilità attraverso i loro siti di promuovere i prodotti locali attraverso l’e-commerce.

Condividete la vostra esperienza di viaggiatore responsabile, con la famiglia, amici e sui social network per testimoniare le ricchezze e le debolezze del nostro pianeta e per fornire consigli utili su come viaggiare al meglio rispettando l’ambiente.

Prenotare un viaggio con maggiore consapevolezza ci aiuta a promuovere nuove forme di turismo responsabile che valorizza il patrimonio locale e ne favorisce la tutela.

Avete trovato questi consigli utili? Ne utilizzerete qualcuno nei prossimi viaggi? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti o sui social.

Ci leggiamo presto,

Valeria

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Valeria Pizzi

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