Passeggiata della memoria tra San Leo e Pugliano Vecchio
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Questa non è una storia qualunque, è la storia del primo italiano onorato con il titolo di “Giusto fra le nazioni”, un uomo come tanti, ma che decise di fare qualcosa di straordinario e molto coraggioso, salvando da morte certa la vita di 38 ebrei. 

Abbiamo deciso di raccontarvi questa storia in una passeggiata della memoria tra San Leo e Pugliano Vecchio, dove Marco, la nostra guida Locale, vi accompagnerà ripercorrendo i sentieri di questo percorso della Memoria.

Chi è Ezio Giorgetti

Ezio Giorgetti nasce a San Mauro Pascoli nella Cuntraeda dla Viuleta (dove oggi c’è l’ambulatorio dei medici di famiglia) nell’ottobre del 1912, da una storica famiglia che gestisce il primo forno di San Mauro di Romagna. 

Nei primi mesi del 1943 la famiglia si trasferisce a Bellaria, ed Ezio insieme alla moglie Libia gestisce l’albergo Savoia, una grande villa in stile liberty dei primi del ‘900. 

In questo contesto viene a contatto con un gruppo di ebrei fuggiti dai Balcani da un campo di internamento: il loro intento è quello di approdare in Sicilia sotto il controllo Alleato.

La storia

Inizia così la storia straordinaria di Giorgetti che, insieme ad un gruppo di locali, ospita ed aiuta il gruppo di ebrei a rischio della stessa vita. 

Tra questi, il Maresciallo dei Carabinieri di Bellaria, Osman Carugno.

Tutti loro riusciranno nell’intento di salvare i perseguitati. 

E proprio per questo sforzo umanitario Giorgetti il 16 giugno del 1964 vedrà apporre il suo nome nel ‘Bosco dei Giusti’ a Gerusalemme presso lo Yad Vashem, in suo onore è stato piantato un piccolo Carrubo che oggi è divenuto un maestoso albero. 

Negli anni successivi anche il nome di Carugno è stato inserito nel medesimo Bosco.

I Giardini

Giardini che onorano Osman Carugno e Ezio Giorgetti

L’itinerario di GreenerVibes
La passeggiata, insieme alla nostra guida Locale Marco, è incentrata sulla straordinaria vita di Ezio Giorgetti.

Si parte da San Leo attraversando la campagna romagnola e un suggestivo sentiero nel bosco per poi arrivare a Pugliano Vecchio.
Perché Pugliano Vecchio
Nel 1944, quando la situazione divenne troppo pericolosa, il gruppo di ebrei jugoslavi venne aiutato a spostarsi nell’entroterra, sull’Appennino, dove risultava più facile nascondersi.

Il gruppo trovò rifugio presso i contadini di Pugliano Vecchio.

Con l’avanzare del fronte di guerra e la ritirata dei tedeschi, anche Pugliano Vecchio venne occupato dalle truppe della Wehrmacht, finché il 21 settembre 1944, alle 3 di notte, i tedeschi lasciarono il paese.

Grazie al coraggio di Ezio Giorgetti e Osman Carugno il gruppo di ebrei fu finalmente libero e lontano dal pericolo.
Durante la passeggiata
La passeggiata, presto prenotabile su GreenerVibes, è un’occasione per coltivare e difendere la Memoria, ricordando le gesta di uomini semplici diventati eroi.

È anche un’opportunità per scoprire questo ricco territorio e la sua cultura enogastronomica.

Un territorio incontaminato dove ancora oggi gli animali vengono allevati allo stato brado. 

Lungo la passeggiata visiterete una norcineria che alleva il Grigione di San Leo, un maiale allo stato brado e parteciperete ad una degustazione di salumi.

Il sentiero di 4h non è impegnativo ed è adatto a chiunque abbia un buon allenamento.
“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.” Liliana Segre


Ci leggiamo presto con nuove storie da raccontare…

Valeria

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Valeria Pizzi

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